Esperienza e alta tecnologia per produzioni sempre più green

Il reparto di Pressofusione di Zama nasce all’interno di LCS Stamp nel 2012, caldeggiato dagli stessi clienti soddisfatti del servizio che LCS già offriva loro per lo stampaggio a caldo.
Dopo un inizio molto cauto, necessario per acquisire la giusta esperienza e per poter garantire anche per i prodotti pressofusi la qualità propria delle produzioni di LCS, i volumi sono andati costantemente a crescere ed oggi (2025) LCS annovera 8 linee di produzione con 30 addetti suddivisi in 4 reparti (ufficio tecnico, costruzione stampi, pressofusione, controllo qualità e logistica). Le moderne linee (alcune completamente robotizzate) di vario tonnellaggio permettono lo stampaggio di una grande varietà di pezzi: da circa 1 grammo e pochi millimetri fino a pezzi di oltre 1 kg e 400 mm.
L’esperienza degli operatori ed il costante aggiornamento tecnologico delle attrezzature impiegate consentono di poter garantire elevatissimi standard qualitativi sia estetici che dimensionali permettendo ad LCS di annoverare nella propria clientela aziende leader di settori merceologici molto diversi.
L’intero processo è monitorato: dai controlli in accettazione sulle materie prime, alla validazione dei modelli solidi, ai controlli in process e finali sulle produzioni avvalendosi di strumentazione moderna e periodicamente tarata.
La lega zama (zamak in tedesco) deve il suo nome alle iniziali degli elementi che la compongono: zinco, alluminio, magnesio, rame (kupfer). Il processo di pressofusione avviene allo stato liquido e quindi consente di ottenere forme complesse con ottime tolleranze. La zama fusa viene iniettata ad alta pressione nello stampo mantenuto chiuso ermeticamente. In pochi secondi il liquido mediante dei canali di colata raggiunge e riempie tutte le cavità realizzate nello stampo che rappresentano il negativo degli oggetti che si vogliono realizzare.
Dopo il raffreddamento (pochi secondi), si estrae dallo stampo un “grappolo” dove “il raspo” è formato dai canali di colata solidificati, mentre “gli acini” sono i pezzi richiesti dal cliente. Gli articoli così ottenuti hanno molteplici pregi: elevata resistenza agli urti e all’usura ed elevata precisione dimensionale che si traduce in una notevole semplificazione delle lavorazioni successive. Il tutto a costi molto contenuti.
Con la pressofusione dunque si riescono ad ottenere oggetti con geometrie molto complesse e di varie dimensioni, ma con costi decisamente contenuti se paragonati ai costi di altre tecnologie. La zama inoltre è una lega riciclabile e riciclata al 100%, e ormai da alcuni anni possiamo garantire che nei lingotti che acquistiamo non è più presente metallo vergine proveniente da miniera ma esclusivamente rottami. Il suo basso punto di fusione abbassa ancora l’impatto ambientale dei manufatti realizzati in zama.
Altra ottima caratteristica è l’assenza pressoché totale di metalli pesanti quali Piombo, Cadmio, Cromo e Nichel che la rendono adatta all’esportazione in tutti i mercati mondiali.
Allo stesso modo dell’ottone, anche la zama si presta ad essere finita mediante lavorazioni per asportazione di truciolo, vibratura, vibro lucidatura.